Ortobiologia: come la scienza rigenerativa sta cambiando l'ortopedia del piede
- Marco Pozzolini

- 5 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi anni l’ortopedia del piede ha vissuto un’evoluzione significativa grazie all’introduzione dell’ortobiologia, una disciplina innovativa che applica le conoscenze della medicina rigenerativa alle patologie articolari e tendinee.

Questa nuova frontiera terapeutica offre soluzioni mirate e meno invasive per trattare problemi cronici che, fino a poco tempo fa, potevano essere risolti solo con la chirurgia tradizionale o addirittura con l’impianto di protesi.
Il Dott. Marco Pozzolini, chirurgo ortopedico specializzato in ortopedia e traumatologia del piede, utilizza le più moderne tecniche rigenerative per aiutare i pazienti a ritrovare mobilità e ridurre il dolore, senza ricorrere necessariamente ad approcci invasivi.
Cos’è l’ortobiologia e quali vantaggi offre
L’ortobiologia è la branca della medicina che sfrutta le proprietà rigenerative delle cellule e dei tessuti biologici per riparare strutture articolari e tendinee danneggiate. Nel caso del piede e della caviglia, l’obiettivo principale è ripristinare la funzionalità e ridurre il dolore derivante da patologie croniche come artrosi, fascite plantare o tendiniti.
Il grande vantaggio dell’ortobiologia è che non si limita a trattare i sintomi, ma agisce alla radice del problema, stimolando la rigenerazione naturale dei tessuti. Questo significa poter ritardare o evitare interventi più invasivi, garantendo risultati duraturi e una qualità di vita migliore.
Il ruolo delle cellule staminali mesenchimali
Le cellule staminali mesenchimali rappresentano la base della terapia ortobiologica. Queste cellule multipotenti, presenti in abbondanza nel tessuto adiposo, hanno la capacità di differenziarsi in vari tipi cellulari, tra cui quelle cartilaginee.
Il loro effetto terapeutico si traduce in:
riparazione del tessuto cartilagineo danneggiato
rallentamento dei processi degenerativi articolari
riduzione dell’infiammazione cronica
miglioramento della funzionalità di piede e caviglia
Per i pazienti che soffrono di dolore cronico o tendiniti recidivanti, le cellule staminali offrono una speranza concreta di recupero senza dover affrontare subito un intervento chirurgico complesso.
La tecnica Lipocell applicata al piede
Uno degli approcci più avanzati nell’ortobiologia è la tecnica Lipocell, che utilizza cellule staminali estratte dal grasso del paziente.
La procedura è semplice e poco invasiva:
viene effettuato un piccolo prelievo di tessuto adiposo, solitamente dall’addome, in anestesia locale
il tessuto prelevato viene elaborato in un’apparecchiatura che separa e filtra le cellule staminali
le cellule vengono infine iniettate nell’articolazione o nel tendine danneggiato, come nel caso di fascite plantare o tendinite del tendine d’Achille
Il trattamento è ambulatoriale e non richiede ricovero. Dopo 24-48 ore di riposo, il paziente può tornare alle attività quotidiane, beneficiando dell’azione rigenerativa e antinfiammatoria delle cellule.
Applicazioni pratiche nell’ortopedia del piede
Le applicazioni dell’ortobiologia al piede sono numerose e in continua espansione.
I campi principali riguardano:
artrosi del piede e della caviglia
tendiniti croniche del tendine d’Achille
fascite plantare resistente ai trattamenti convenzionali
dolori persistenti post-trauma o post-chirurgia
In tutti questi casi, la terapia con cellule staminali offre un approccio innovativo, che mira a preservare le articolazioni naturali ed evitare, quando possibile, la protesizzazione.
Una prospettiva per il futuro
L’ortobiologia rappresenta una svolta per l’ortopedia del piede. Le esperienze cliniche hanno dimostrato risultati incoraggianti anche in pazienti oltre i 70 anni, che hanno riportato un significativo miglioramento della sintomatologia dolorosa e della funzionalità.
Questa disciplina è destinata a crescere, ampliando le sue indicazioni e riducendo sempre di più il ricorso alla chirurgia protesica. L’obiettivo è offrire ai pazienti un trattamento personalizzato, efficace e rispettoso della fisiologia naturale del piede e della caviglia.


