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Neuroma di Morton: come riconoscerlo e trattarlo efficacemente

Il neuroma di Morton è una delle cause più comuni di dolore al piede, in particolare nella zona tra il terzo e il quarto dito. Si tratta di un ispessimento del tessuto nervoso che porta a una compressione del nervo plantare, con sintomi che possono variare da una sensazione di bruciore fino a un dolore acuto e persistente.


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Questo disturbo è particolarmente frequente nelle donne, spesso a causa dell’uso di calzature strette o con tacchi alti, ma può colpire chiunque, soprattutto se esistono fattori predisponenti legati alla postura o all’appoggio del piede.


Il Dott. Marco Pozzolini, ortopedico del piede, affronta questa patologia con un approccio mirato che unisce diagnosi precisa e trattamenti personalizzati, conservativi o chirurgici, in base alle necessità del paziente.


Sintomi tipici del neuroma di Morton


I pazienti che soffrono di neuroma di Morton descrivono spesso una sensazione simile ad avere un sassolino nella scarpa, accompagnata da dolore che si irradia verso le dita.


I sintomi più frequenti sono:

  • dolore localizzato tra il terzo e il quarto dito del piede

  • bruciore e formicolio durante la deambulazione

  • peggioramento dei sintomi con scarpe strette o tacchi alti

  • sollievo temporaneo a piedi nudi o con calzature larghe


Il dolore può diventare cronico e interferire con la vita quotidiana, limitando la mobilità e la possibilità di svolgere attività sportive.


Cause e fattori di rischio


Il neuroma di Morton è causato da una compressione del nervo plantare, che con il tempo porta a un ispessimento del tessuto nervoso.


Le principali cause e fattori di rischio includono:

  • uso di scarpe strette o con tacchi alti

  • deformità del piede come alluce valgo o piede piatto

  • attività sportive che comportano impatti ripetuti, come corsa o danza

  • microtraumi ripetuti della pianta del piede


La diagnosi precoce è fondamentale per evitare che il problema peggiori e diventi più difficile da trattare.


Diagnosi del neuroma di Morton


Per identificare correttamente un neuroma di Morton, lo specialista esegue una valutazione clinica accurata. La palpazione della pianta del piede permette spesso di riprodurre i sintomi tipici.


In alcuni casi possono essere richiesti esami strumentali come:

  • ecografia, utile per evidenziare l’ispessimento del nervo

  • risonanza magnetica, per escludere altre cause di dolore plantare


Una diagnosi precisa consente di stabilire il trattamento più adatto, evitando terapie inutili o inefficaci.


Trattamenti conservativi


Nelle fasi iniziali, il neuroma di Morton può essere trattato con approcci conservativi, che mirano a ridurre la compressione del nervo e alleviare i sintomi.


Tra le opzioni più comuni:

  • utilizzo di scarpe comode e larghe, evitando tacchi alti e punte strette

  • plantari ortopedici personalizzati, che migliorano l’appoggio e riducono la pressione sull’area dolorosa

  • terapie fisiche e riabilitative per migliorare la biomeccanica del piede

  • infiltrazioni locali di cortisonici o sostanze rigenerative per ridurre l’infiammazione


Queste soluzioni possono offrire un sollievo significativo e, in molti casi, evitare il ricorso alla chirurgia.


Quando ricorrere alla chirurgia


Se i trattamenti conservativi non portano benefici duraturi, è possibile valutare l’opzione chirurgica. L’intervento consiste nell’asportazione del neuroma o nella decompressione del nervo interessato.


Grazie alle tecniche mininvasive, come quelle utilizzate dal Dott. Marco Pozzolini, la chirurgia per il neuroma di Morton comporta incisioni ridotte, tempi di recupero più rapidi e minori complicanze. Dopo l’intervento, il paziente può gradualmente riprendere la deambulazione e tornare alle normali attività con un netto miglioramento della sintomatologia.


L’approccio specialistico dell’ortopedico del piede


Affrontare il neuroma di Morton richiede una competenza specifica nell’ortopedia del piede. Un trattamento generico, infatti, rischia di non risolvere definitivamente il problema o di ritardare la guarigione.


Il Dott. Marco Pozzolini, con la sua esperienza nella chirurgia mininvasiva e percutanea del piede, offre un approccio personalizzato che combina terapie conservative e soluzioni chirurgiche moderne. Questo consente di garantire ai pazienti una cura efficace, mirata e meno invasiva possibile.

 

 
 
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