Gestione dell’artrosi del piede: terapie conservative vs intervento chirurgico
- Marco Pozzolini

- 8 ago
- Tempo di lettura: 3 min
L’artrosi del piede è una condizione degenerativa che colpisce le articolazioni del piede e delle dita, provocando dolore, rigidità e difficoltà nei movimenti quotidiani.

Colpisce frequentemente persone sopra i 50 anni, ma può manifestarsi anche in soggetti più giovani a seguito di traumi, alterazioni biomeccaniche o predisposizione genetica.
Il Dott. Marco Pozzolini, specialista in ortopedia e traumatologia del piede, affronta l’artrosi con un approccio clinico personalizzato, combinando terapie conservative mirate con le più avanzate tecniche chirurgiche mininvasive, per garantire risultati duraturi e tempi di recupero ridotti.
Cos’è l’artrosi del piede e quali sono i sintomi più comuni
L’artrosi è una patologia cronica caratterizzata dalla degenerazione progressiva della cartilagine articolare. Quando questa usura si manifesta nel piede, si parla di artrosi tarsale, metatarsale o interfalangea, a seconda dell’articolazione colpita.
I sintomi più comuni includono:
dolore localizzato, soprattutto durante il carico
rigidità articolare mattutina o dopo inattività
gonfiore e sensazione di calore
ridotta mobilità delle dita
comparsa di calli o alterazioni nella postura del piede
Il dolore tende a peggiorare nel tempo, interferendo con la deambulazione e le attività quotidiane.
L’artrosi può anche compromettere l’equilibrio e portare a compensi posturali che coinvolgono ginocchia, anche e colonna vertebrale.
Diagnosi e approccio iniziale con terapie conservative
Una diagnosi precisa è il primo passo per una gestione efficace. Durante la visita ortopedica, il Dott. Pozzolini esegue una valutazione clinica dettagliata, spesso accompagnata da esami strumentali come radiografie sotto carico e risonanza magnetica.
Quando l’artrosi è in fase iniziale o moderata, l’approccio conservativo è la scelta indicata.
Le terapie non chirurgiche includono:
utilizzo di plantari su misura per migliorare l’appoggio e ridurre il carico articolare
terapie fisiche come ultrasuoni, laserterapia o tecarterapia
infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroidi
farmaci antinfiammatori per via sistemica o locale
ginnastica posturale ed esercizi di rinforzo muscolare
L’obiettivo di queste terapie è ridurre il dolore, rallentare la progressione dell’artrosi e migliorare la funzionalità del piede senza ricorrere immediatamente alla chirurgia.
Il Dott. Pozzolini personalizza il trattamento in base alla storia clinica del paziente, al livello di attività e alla gravità della degenerazione articolare, valutando periodicamente l’efficacia del protocollo.
Quando è necessario l’intervento chirurgico e quali sono le opzioni
Se le terapie conservative non sono più sufficienti a garantire una qualità di vita accettabile, si prende in considerazione l’intervento chirurgico.
I segnali che indicano la necessità di un’operazione includono:
dolore persistente nonostante il trattamento
deformazioni articolari progressive
perdita marcata di mobilità
compromissione delle attività quotidiane
Il Dott. Pozzolini è specializzato in chirurgia mininvasiva e percutanea del piede, tecniche che permettono di intervenire in modo preciso e con minimo impatto sui tessuti.
Tra gli interventi più utilizzati per l’artrosi troviamo:
artrodesi: fusione chirurgica dell’articolazione per eliminare il dolore da sfregamento osseo
osteotomie correttive: tagli ossei per riallineare le strutture articolari
asportazione di osteofiti (speroni ossei)
protesi articolari in casi selezionati
Questi interventi vengono pianificati con estrema attenzione, spesso accompagnati da controlli post-operatori e fisioterapia riabilitativa.
Le tecniche mininvasive consentono di ridurre il dolore post-operatorio, accorciare i tempi di recupero e migliorare la ripresa funzionale del piede. L’esperienza chirurgica del Dott. Pozzolini e l’utilizzo di protocolli aggiornati garantiscono il massimo livello di sicurezza e precisione.
Il percorso post-operatorio e la prevenzione delle recidive
Il recupero dopo un intervento chirurgico per artrosi del piede varia in base al tipo di procedura effettuata e alle condizioni generali del paziente.
In genere, il protocollo post-operatorio prevede:
riposo e limitazione del carico per le prime settimane
utilizzo di calzature ortopediche temporanee
controllo del gonfiore tramite ghiaccio e farmaci
fisioterapia personalizzata per il recupero del movimento
Nel caso di artrodesi, è previsto un periodo di immobilizzazione maggiore per consentire una corretta fusione ossea. In tutte le situazioni, il follow-up con l’ortopedico è essenziale per monitorare i progressi e prevenire complicazioni.
Per evitare il ritorno dei sintomi o lo sviluppo di nuove patologie articolari, è consigliato:
mantenere il peso corporeo sotto controllo
indossare scarpe adatte, con plantari se necessario
evitare attività ad alto impatto su terreni irregolari
seguire una routine di esercizi posturali
La prevenzione è parte integrante del percorso terapeutico, soprattutto per pazienti con predisposizione all’artrosi o con lavori che sollecitano intensamente il piede.


