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Come scegliere il plantare ortopedico giusto dopo una visita specialistica

I plantari ortopedici sono dispositivi personalizzati progettati per supportare, correggere o compensare disfunzioni del piede e migliorare la postura.


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Tuttavia, la loro efficacia dipende in gran parte dalla corretta valutazione del problema di base e dalla scelta del plantare più adatto. È per questo che il primo passo fondamentale è affidarsi a uno specialista ortopedico esperto.


Il Dott. Marco Pozzolini, chirurgo ortopedico con oltre 40 anni di esperienza nella diagnosi e nel trattamento delle patologie del piede, offre un approccio clinico e personalizzato che permette di individuare il plantare più adatto a ogni paziente.


Il Dott. Pozzolini integra la diagnosi clinica con strumenti tecnologici avanzati, garantendo soluzioni ortopediche precise ed efficaci.


Valutazione specialistica: il ruolo fondamentale della diagnosi


Prima di prescrivere un plantare, è essenziale effettuare una valutazione ortopedica completa.


Durante la visita, il Dott. Pozzolini analizza la struttura e la biomeccanica del piede, individuando eventuali anomalie come:

  • piede piatto o cavo

  • alluce valgo o dita a martello

  • dismetrie degli arti inferiori

  • alterazioni dell’appoggio plantare (metatarsalgia)

  • problematiche posturali associate a lombalgie, dolori al ginocchio o alla cervicale


La visita può essere accompagnata da un’analisi baropodometrica, utile per esaminare la distribuzione del carico corporeo sul piede durante la stazione eretta e il cammino.


Una volta definita la patologia o l’alterazione biomeccanica, il Dott. Pozzolini valuta se e quale tipo di plantare può fornire un supporto efficace al paziente, migliorando l’equilibrio, la postura e il comfort durante le attività quotidiane.


Tipologie di plantari ortopedici e materiali utilizzati


Esistono diverse tipologie di plantari, ognuna pensata per esigenze specifiche. La scelta dipende da molteplici fattori: età, attività lavorativa, sport praticato, tipo di calzatura e obiettivi terapeutici.


Le principali categorie includono:

  • plantari biomeccanici: correttivi per problemi di appoggio o deviazioni assiali

  • plantari posturali: utili per migliorare l’equilibrio e la distribuzione del carico

  • plantari ammortizzanti: indicati per patologie da sovraccarico come fascite plantare, metatarsalgia o tallonite

  • plantari sportivi: pensati per chi pratica attività fisica intensa

  • plantari per diabetici: realizzati in materiali speciali per prevenire lesioni o ulcere plantari


I materiali utilizzati variano in base alla funzione: si va dalle schiume poliuretaniche ai polimeri termoplastici, dai gel ai materiali memory, combinati tra loro per ottenere comfort e supporto. La personalizzazione è sempre il valore aggiunto: ogni plantare viene modellato su calco o scansione 3D del piede del paziente.


Adattamento, controlli e benefici a lungo termine


Una volta scelto e consegnato il plantare, inizia una fase di adattamento. È importante indossarlo gradualmente, seguendo le indicazioni fornite durante la visita specialistica. Il Dott. Pozzolini consiglia un periodo di utilizzo progressivo per permettere al corpo di abituarsi alle nuove sollecitazioni posturali.


Dopo circa 30-60 giorni è previsto un controllo per valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche. A seconda dell’evoluzione della patologia e delle condizioni del piede, il plantare può essere rivisto o aggiornato nel tempo.


Tra i benefici più rilevanti dell’uso del plantare ortopedico personalizzato troviamo:

  • riduzione del dolore articolare e muscolare

  • miglioramento dell’equilibrio e della postura

  • prevenzione delle recidive in caso di interventi chirurgici (come per l’alluce valgo)

  • maggiore stabilità durante la camminata e l’attività fisica

  • miglioramento della qualità della vita, soprattutto nei pazienti con patologie croniche o degenerative


In alcuni casi, il plantare può evitare o rimandare la necessità di un intervento chirurgico, rappresentando una soluzione efficace e non invasiva.


Quando il plantare diventa parte integrante del trattamento


Il plantare ortopedico non è un semplice supporto meccanico, ma uno strumento terapeutico a tutti gli effetti, da integrare in un percorso riabilitativo o di gestione ortopedica.


Il Dott. Pozzolini sottolinea che il successo del trattamento dipende dalla corretta sinergia tra diagnosi, progettazione del plantare e costante monitoraggio clinico.


È particolarmente indicato in pazienti:

  • reduci da interventi chirurgici al piede (es. alluce valgo, metatarsalgie, neuroma di Morton)

  • affetti da patologie croniche (artrosi, fascite plantare, tendinopatie)

  • con alterazioni posturali che coinvolgono anche schiena, anche o ginocchia

  • in crescita (bambini e adolescenti con piede piatto evolutivo)

  • sportivi che necessitano di supporto e prevenzione per sovraccarichi


Il plantare va considerato un alleato nella gestione personalizzata della salute del piede e dell’apparato muscolo-scheletrico in generale.

 
 
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