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Chirurgia mininvasiva piede adulto: cosa aspettarsi e tempi di recupero

La chirurgia mininvasiva del piede rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci, rapide e sicure per correggere numerose patologie del piede adulto, tra cui alluce valgo, dita a martello, metatarsalgie e altre deformità dell’avampiede.


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Grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche e all’esperienza di specialisti come il Dott. Marco Pozzolini, è possibile ottenere risultati eccellenti con un impatto minimo sul paziente e tempi di recupero ridotti.


Il Dott. Pozzolini, chirurgo ortopedico con oltre 40 anni di carriera e specializzato in chirurgia del piede mininvasiva e percutanea, è tra i primi in Italia ad aver introdotto e perfezionato queste tecniche, offrendo un’alternativa moderna alla chirurgia tradizionale.


Cos’è la chirurgia mininvasiva del piede


La chirurgia mininvasiva del piede è una tecnica operatoria che permette di correggere le deformità attraverso piccole incisioni cutanee, solitamente di pochi millimetri. A differenza della chirurgia tradizionale, non è necessario eseguire ampie aperture né utilizzare mezzi di sintesi permanenti come viti o placche.


Queste tecniche si avvalgono di strumenti di precisione, come frese motorizzate e sotto controllo radiografico, e consentono di modificare la struttura ossea e i tessuti molli con un impatto minimo.


Il vantaggio principale per il paziente è una ridotta invasività, che si traduce in:

  • minor dolore post-operatorio

  • cicatrici praticamente invisibili

  • ridotto rischio di infezioni

  • recupero più rapido

  • possibilità di deambulazione precoce


L’intervento viene spesso eseguito in regime ambulatoriale o di day hospital, con anestesia loco-regionale e senza necessità di ricovero prolungato.


Patologie trattabili con la chirurgia mininvasiva


La chirurgia mininvasiva è indicata per molte condizioni del piede adulto. Tra le principali troviamo:

  • Alluce valgo: una delle deformità più comuni, caratterizzata dalla deviazione laterale del primo dito

  • Dita a martello: deformità delle falangi che causano dolore e difficoltà nell’utilizzo delle calzature

  • Metatarsalgia: dolore plantare sotto le teste metatarsali, spesso legato a squilibri dell’avampiede

  • Esostosi dorsali: protuberanze ossee che compromettono la mobilità dell’articolazione

  • Borsiti e tendiniti

  • Conflitti ossei secondari ad artrosi o traumi pregressi


Grazie alla sua formazione internazionale e all’esperienza maturata in oltre quarant’anni di pratica clinica, il Dott. Pozzolini è in grado di scegliere l’approccio più adatto per ciascun caso, garantendo una correzione efficace e duratura.


Cosa aspettarsi prima e dopo l’intervento


Il percorso inizia con una visita ortopedica specialistica presso l’ambulatorio del Dott. Pozzolini, dove viene valutata l’entità della deformità, la sintomatologia, e viene effettuato un piano operatorio personalizzato.


Prima dell’intervento, il paziente riceve:

  • informazioni dettagliate sulla tecnica utilizzata

  • indicazioni pre-operatorie, comprese eventuali analisi da effettuare

  • spiegazione dei tempi di recupero e delle accortezze post-operatorie


L’intervento dura generalmente 20-40 minuti a seconda della complessità, e il paziente può camminare immediatamente dopo, utilizzando una calzatura post-operatoria che protegge il piede e consente una deambulazione sicura.


Il post-operatorio prevede:

  • monitoraggio clinico con controlli bi-settimanali

  • utilizzo della scarpa ortopedica per circa 30 giorni

  • assenza di punti di sutura da rimuovere, perché di materiale riassorbibile

  • trattamento domiciliare per contenere gonfiore e dolore (ghiaccio, elevazione, riposo)


Nel caso siano stati corretti più difetti o se è presente una componente artrosica importante, il protocollo viene adattato alle esigenze del paziente.


Tempi di recupero e ritorno alle attività


Uno dei vantaggi più significativi della chirurgia mininvasiva è la rapidità del recupero funzionale. La maggior parte dei pazienti può tornare alla vita quotidiana, lavorativa e sociale entro 4 settimane dall’intervento.


Il ritorno alle scarpe normali avviene di solito tra la 4ª e la 6ª settimana, mentre per lo sport, soprattutto se ad alto impatto, è consigliabile attendere circa 8-12 settimane, sempre sotto supervisione ortopedica.


Il recupero è accompagnato da:

  • esercizi di mobilizzazione dell’alluce o delle dita

  • eventuale fisioterapia per migliorare equilibrio e postura

  • valutazione dell’appoggio plantare e uso di plantari correttivi se necessario


Ogni paziente viene seguito personalmente dal Dott. Pozzolini lungo tutto il percorso post-operatorio, con controlli dedicati e indicazioni su misura per favorire una guarigione stabile e duratura.

 
 
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