Cellule staminali mesenchimali: una nuova frontiera contro l’artrosi articolare
- Marco Pozzolini

- 5 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo i 50 anni, una larga percentuale di individui inizia a soffrire di dolori articolari legati all’artrosi.

Questa condizione colpisce le principali articolazioni come anche, ginocchia, caviglie, piede, spalla, gomito e polso. L’artrosi è caratterizzata dal consumo progressivo delle cartilagini che rivestono le superfici articolari, compromettendo la mobilità e provocando dolore cronico.
Per molto tempo, le terapie a disposizione sono state di tipo farmacologico o infiltrativo. Farmaci antinfiammatori, condroprotettori e infiltrazioni di acido ialuronico o gel piastrinici hanno rappresentato le soluzioni più diffuse, ma spesso non sufficienti a fermare l’avanzare della malattia. In molti casi, quando il dolore diventava invalidante, l’unica opzione restava la chirurgia protesica.
Oggi, grazie ai progressi della medicina rigenerativa, l’ortopedia dispone di un’arma in più: le cellule staminali mesenchimali.
Cosa sono le cellule staminali mesenchimali
Le cellule staminali mesenchimali sono cellule multipotenti, cioè in grado di trasformarsi in diversi tipi di tessuto, tra cui quello cartilagineo. Si trovano in grande quantità nel tessuto adiposo, che rappresenta la fonte più utilizzata per i trattamenti ortopedici rigenerativi.
La loro azione principale consiste nella riparazione del tessuto cartilagineo danneggiato. Stimolano i processi di rigenerazione e, di conseguenza, rallentano l’invecchiamento delle superfici articolari.
Questo significa che non si limitano a ridurre il dolore come fanno gli antinfiammatori, ma intervengono alla radice del problema.
La tecnica Lipocell: come funziona il trattamento
La metodica Lipocell rappresenta l’applicazione pratica delle cellule staminali mesenchimali in ortopedia.
Si tratta di un piccolo intervento ambulatoriale che prevede:
un prelievo di grasso dal paziente, generalmente dalla zona addominale, eseguito con una mini-liposuzione in anestesia locale
l’elaborazione del campione tramite un apparecchio dedicato che lava e filtra le cellule staminali mesenchimali
la reiniezione delle cellule trattate direttamente nell’articolazione sofferente, con una normale infiltrazione
Il trattamento è sicuro e non comporta rischi significativi. L’unico effetto collaterale segnalato è una possibile riacutizzazione del dolore nelle 24-48 ore successive, che tende a risolversi spontaneamente lasciando spazio ai benefici antiinfiammatori e rigenerativi delle cellule.
Vantaggi della terapia con cellule staminali
L’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali presenta numerosi vantaggi per i pazienti affetti da artrosi articolare:
è una procedura mininvasiva e ambulatoriale
non comporta rischi rilevanti o complicanze gravi
ha un effetto rigenerativo sulla cartilagine danneggiata
riduce il dolore e migliora la funzionalità articolare
può evitare o rimandare la necessità di un intervento chirurgico protesico
è efficace anche nei pazienti anziani, oltre i 70 anni
Questi benefici spiegano perché l’ortobiologia, branca emergente della medicina rigenerativa applicata all’ortopedia, stia trovando sempre più applicazioni nella pratica clinica.
Applicazioni oltre l’artrosi: tendiniti e fascite plantare
Le cellule staminali mesenchimali non vengono utilizzate solo per contrastare l’artrosi. Risultati promettenti sono stati ottenuti anche in altre patologie del piede e della caviglia, come le tendiniti croniche e la fascite plantare.
In queste condizioni, spesso resistenti ai trattamenti convenzionali, l’effetto antiinfiammatorio e rigenerativo delle cellule staminali ha dimostrato di ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Anche per gli sportivi, che necessitano di soluzioni rapide ed efficaci per tornare all’attività, questa tecnica rappresenta un’opportunità innovativa.


