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Caviglia e piede: le cellule staminali come alternativa alla chirurgia protesica

I dolori articolari a carico del piede e della caviglia sono molto comuni dopo i 50 anni, soprattutto a causa dell’artrosi. Questa patologia è caratterizzata dal consumo progressivo della cartilagine, che ha la funzione di proteggere e ammortizzare le superfici articolari. Quando la cartilagine si deteriora, compaiono dolore, rigidità e limitazioni nei movimenti.


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Tradizionalmente, il percorso terapeutico si basa su farmaci antinfiammatori, condroprotettori e infiltrazioni di acido ialuronico o plasma ricco di piastrine. Questi trattamenti alleviano i sintomi, ma spesso non sono sufficienti a fermare il processo degenerativo. Nei casi più gravi, la soluzione è stata per anni la chirurgia protesica.


Oggi la medicina rigenerativa offre una nuova prospettiva: le cellule staminali mesenchimali, capaci di ridurre il dolore, favorire la rigenerazione dei tessuti e ritardare o evitare il ricorso alle protesi.


Cellule staminali mesenchimali: cosa sono e come agiscono


Le cellule staminali mesenchimali sono cellule multipotenti presenti in grandi quantità nel tessuto adiposo. La loro caratteristica principale è la capacità di trasformarsi in cellule specifiche, come quelle cartilaginee, e di stimolare processi rigenerativi naturali.


Il loro effetto è duplice:

  • favoriscono la riparazione della cartilagine danneggiata

  • riducono l’infiammazione grazie a un’azione biologica naturale


Per chi soffre di artrosi a piede e caviglia, ciò significa rallentare la degenerazione articolare e ritrovare mobilità senza dover ricorrere subito alla chirurgia.


La tecnica Lipocell per piede e caviglia


Uno dei metodi più innovativi per utilizzare le cellule staminali in ortopedia è la tecnica Lipocell.


Questa procedura prevede:

  • il prelievo di una piccola quantità di grasso addominale tramite mini-liposuzione in anestesia locale

  • la separazione e filtrazione delle cellule staminali mesenchimali con un apparecchio dedicato

  • l’infiltrazione delle cellule nell’articolazione sofferente di piede o caviglia


Si tratta di un trattamento ambulatoriale, ben tollerato e sicuro. Nelle prime 24-48 ore può comparire una lieve riacutizzazione del dolore, che tende a risolversi spontaneamente lasciando spazio a un rapido beneficio.


Il recupero è semplice: bastano uno o due giorni di riposo, senza bisogno di ricovero ospedaliero.


I benefici delle cellule staminali per piede e caviglia


L’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali in ortopedia del piede e della caviglia offre numerosi vantaggi:

  • riduzione significativa del dolore articolare

  • miglioramento della mobilità e della qualità di vita

  • rigenerazione del tessuto cartilagineo danneggiato

  • possibilità di evitare o rimandare l’intervento protesico

  • efficacia anche in pazienti anziani, oltre i 70 anni

  • procedura mininvasiva con tempi di recupero rapidi


Oltre all’artrosi, buoni risultati sono stati osservati anche nel trattamento di tendiniti croniche come quelle del tendine d’Achille e della fascite plantare.


Una nuova frontiera nella cura ortopedica


La medicina rigenerativa rappresenta una nuova frontiera per la cura delle patologie articolari. Grazie all’uso delle cellule staminali mesenchimali, è oggi possibile trattare dolori e degenerazioni del piede e della caviglia in modo meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale.


Per i pazienti che temono l’intervento protesico o non sono candidati ideali a causa dell’età o di altre condizioni di salute, questa terapia rappresenta una possibilità concreta di migliorare la qualità della vita e mantenere l’autonomia più a lungo.

 
 
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