Alluce rigido sintomi, diagnosi e soluzioni chirurgiche
- Marco Pozzolini

- 5 ago
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L’alluce rigido è una condizione degenerativa che colpisce l’articolazione metatarso-falangea del primo dito del piede.

È una forma di artrosi localizzata, caratterizzata da dolore, limitazione del movimento e, nei casi avanzati, deformazione articolare. La patologia può insorgere in soggetti tra i 30 e i 60 anni e tende a peggiorare nel tempo se non trattata correttamente.
Grazie alla lunga esperienza del Dott. Marco Pozzolini nella chirurgia ortopedica del piede, è possibile affrontare questa condizione con un approccio completo, personalizzato e basato sulle più moderne tecniche chirurgiche e conservative.
Sintomi e fasi di diagnosi
I sintomi dell’alluce rigido si manifestano inizialmente con dolore nella parte dorsale dell’articolazione dell’alluce, in particolare durante il cammino o l'attività sportiva. Con il tempo, il dolore può diventare costante e comparire anche a riposo. Uno dei segnali più evidenti è la difficoltà nel movimento di flessione dorsale dell’alluce, che si accompagna spesso alla formazione di irregolarità ossee (osteofiti).
Il processo diagnostico inizia con un’attenta valutazione clinica da parte dello specialista, seguita da esami strumentali come radiografie in carico. Queste permettono di valutare il grado di degenerazione articolare e la presenza di osteofiti. Nei casi più complessi si può ricorrere a ulteriori indagini come la risonanza magnetica o la TAC per una pianificazione chirurgica dettagliata.
Trattamenti conservativi per l’alluce rigido
Nelle fasi iniziali, il trattamento dell’alluce rigido può avvalersi di soluzioni non chirurgiche, con l’obiettivo di alleviare il dolore e rallentare la progressione della patologia.
Le principali terapie conservative includono:
Utilizzo di calzature a suola rigida o con plantari personalizzati
Farmaci antinfiammatori per ridurre dolore e infiammazione
Infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroidi per migliorare la lubrificazione articolare
Cicli di fisioterapia per mantenere l’articolarità e rinforzare i muscoli del piede
Applicazione di ghiaccio e riposo nelle fasi infiammatorie
Queste terapie permettono un buon controllo dei sintomi nei pazienti con forme lievi o moderate, ma nei casi più avanzati la soluzione definitiva è rappresentata dall’intervento chirurgico.
Interventi chirurgici disponibili secondo il dott. Pozzolini
Quando l’alluce rigido compromette in modo significativo la mobilità e la qualità della vita, l’intervento chirurgico rappresenta la scelta più indicata. Il Dott. Marco Pozzolini esegue diverse tecniche chirurgiche, selezionate in base alla gravità del caso e alle esigenze del paziente.
Cheilectomia
Questa tecnica è indicata nelle fasi iniziali della patologia. Consiste nella rimozione degli osteofiti e della parte dorsale della testa del primo metatarso per liberare l’articolazione e migliorarne il movimento. È una procedura mininvasiva con tempi di recupero rapidi.
Osteotomie correttive
Indicate per ristabilire il corretto allineamento articolare, sono spesso combinate alla cheilectomia. L’obiettivo è modificare l’orientamento delle superfici articolari per migliorare il movimento dell’alluce.
Artrodesi dell’articolazione metatarso-falangea
Indicata nei casi più gravi, prevede la fusione dell’articolazione per eliminare il dolore in modo definitivo. Anche se l’articolazione perde la sua mobilità, il paziente può riprendere a camminare con appoggio completo e senza dolore.
Artroplastica o protesi articolare
In pazienti selezionati, può essere utilizzata una protesi per mantenere la mobilità articolare. Questa opzione è generalmente riservata a pazienti con esigenze funzionali particolari o con controindicazioni all’artrodesi.
Il Dott. Pozzolini, con la sua competenza nelle tecniche mininvasive e percutanee, propone sempre l’intervento meno invasivo possibile, in base allo stato dell’articolazione e agli obiettivi del paziente.
Riabilitazione e risultati attesi
Il percorso riabilitativo varia a seconda della tecnica chirurgica eseguita. Dopo una cheilectomia, il paziente può camminare con una calzatura post-operatoria già dopo pochi giorni, e iniziare la fisioterapia per recuperare la mobilità articolare.
Nel caso di artrodesi, la fase post-operatoria prevede un carico protetto per circa 4-6 settimane, con successiva ripresa graduale della deambulazione. L’obiettivo è raggiungere una fusione stabile e indolore dell’articolazione, che consenta di tornare a camminare normalmente.
Il Dott. Pozzolini segue personalmente il paziente in tutte le fasi del recupero, monitorando i progressi e adattando il piano terapeutico in base all’evoluzione clinica. La riabilitazione può includere anche esercizi domiciliari, terapie fisiche e controlli periodici per garantire un recupero completo e duraturo.
Se riconosci i sintomi dell’alluce rigido, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a uno specialista. Un trattamento personalizzato, costruito sulle esigenze specifiche del paziente, consente di ottenere risultati ottimali e di evitare l’evoluzione della patologia verso forme più gravi e invalidanti.
Il Dott. Marco Pozzolini mette a disposizione la sua esperienza per offrire le soluzioni più efficaci e sicure per la salute del piede.


